lunedì 1 settembre 2008

No al maestro unico!

Vai a http://blog.libero.it/teamdocenti

Grazie. Fabio

7 commenti:

Dani ha detto...

Manifestiamo il nostro dissenzo sul sito del Sole 24 ore, visto che viene citato come punto di riferimento per l'alto gradimento delle famiglie italiane nei riguardi del restauro del maestro unico......
copio e incollo il link

http://www.ilsole24ore.com/fc?
cmd=sondaggio&chId=30&sezId=11904&id_sondaggio=4569

Dani ha detto...

Poi se vogliamo essere più incisivi, mi pare simpatica l'idea di faxare le firme di dissenso direttamente al ministero...Firme=elettori!!!
iniziativa del Cesp di Bologna. Se volete approfondire:

http://www.cespbo.it/

Dani ha detto...

DIFENDIAMO LA SCUOLA PUBBLICA DAI PIRATI (ALTRO CHE ROBIN HOOD!!!)
Dopo Giovanni Gentile, a liquidare il sistema educativo italiano arriva il ministro Gelmini, che con i suoi limiti culturali cerca di propinare il voto in condotta, i grembiuli (nuovi!… evidentemente quelli che già indossavano al ministro non piacevano, o intendeva dire divisa?) e, cosa molto deleteria, l’insegnante unico. Si torna indietro di un ventennio al solo scopo di operare tagli per circa 87 mila insegnanti di scuola primaria al fine di risanare le casse dello Stato riducendo drasticamente l’offerta formativa agli alunni della scuola italiana (dichiarazione fatta ai giornalisti e diffusa su RadioRAI il 3 settembre 2008, poi corretta con l’annuncio che, oltre all’insegnante unico, ci sarà una maestra per l’informatica e una per la lingua straniera. Vogliono farci ridere o prenderci per i fondelli???) Gelmini è la voce, Tremonti la mente, colui che persegue con tenacia lo smantellamento delle istituzioni pubbliche (Scuola e Università) atte alla formazione dei nostri giovani, con lo scopo, neanche tanto velato, di favorire l’istruzione privata e gli imprenditori che la gestiscono. Già nel precedente governo Berlusconi si erano operati tagli e blocco delle assunzioni e, quando il Cavaliere comunicò che il ministro dell’economia sarebbe stato Tremonti, non vi erano dubbi su cosa sarebbe successo nella scuola pubblica italiana in questa legislatura. Nella dichiarazione del ministro Gelmini è stata espressa chiaramente l’intenzione di tagliare allo scopo di risparmiare: «perché pagare tre maestre per un lavoro che può fare una maestra»… Inequivocabile direi!!! A rincarare la dose, il ministro Brunetta ci definisce fannulloni e penalizza tutti indiscriminatamente, per non dimenticare che gli incarichi a tempo indeterminato sono bloccati fino al 2011. Hanno chiesto, pagato e ottenuto nel tempo che nelle istituzioni si portassero avanti progetti di ogni sorta, creando alunni non più in grado di saper leggere, scrivere e far di conto e oggi accusano la scuola pubblica di non essere stata in grado di formare i nostri ragazzi. Che sia stato pensato e attuato con lo scopo di delegittimare successivamente il nostro sistema formativo??? E le tre “I” annunciate in quei cinque anni che fine hanno fatto??? Sappiamo della “I” di inglese, l’hanno tagliata! Le insegnanti specialiste sono destinate a sparire. Prima ci hanno provato col corso volontario proposto alle insegnanti di classe, poi, visto che il volontariato non ha portato grossi numeri di insegnanti specializzati, hanno deciso di aggiungere una firma in più nel contratto degli immessi in ruolo di quest’anno con cui questi ultimi (senza considerazione degli studi fatti, della predisposizione personale, ecc…) si impegnano a frequentare il corso di specializzazione di Lingua Inglese (380 ore; bastano!) qualora il MIUR lo proponesse. Capirete da soli quanto è stata valorizzata questa “I” nei fatti! Abbiamo avuto solo tagli ai fondi e al personale. Vogliamo mettere in evidenza che, dopo aver fatto le operazioni di nomina in tutti gli ordini di scuola, le persone che hanno pianto non sono state poche; e siamo una provincia piccola come un fazzoletto, figuriamoci in quelle grosse cosa è successo! Docenti che per anni hanno dato alla scuola pubblica italiana oggi si sono ritrovati senza un lavoro, mentre Alitalia, azienda privata gestita male, con circa 7 mila esuberi, verrà salvata e i suoi dipendenti non saranno licenziati ma verranno ricollocati nella pubblica amministrazione. Perché per salvare una “compagnia di bandiera” che pochi italiani utilizzano si è fatto di tutto, mentre per salvaguardare istruzione e educazione, di gran lunga più importanti, non si è disposti a sborsare più del necessario? Vogliamo chiederci “ma che senso ha???” Chi ha dato anni della propria vita alla pubblica amministrazione viene “silurato” nell’ottica del risparmio e dall’altro lato vengono assunti dipendenti di un’azienda privata con aggravio della spesa pubblica; oppure (FIAT) quando c’è da guadagnare tutto OK, ma se le cose non vanno bene si passa alla cassa integrazione, cioè paga lo Stato, ovvero sempre e solo noi cittadini. Viene da pensare che i dipendenti pubblici oltre che fannulloni siano anche di serie “C”. Hanno offeso gli insegnanti del SUD e nessuno protesta, vogliono solo i padani in Padania perché i “terroni” non conoscono la loro cultura e la loro storia, dimenticando che proprio grazie a questi terroni oggi la gente del nord è ricca... e sa che cos’è un bagno! SCUOLA PRIMARIA Dal 2009 i bambini italiani saranno privati della possibilità di utilizzare spazi e tempi di arricchimento personale. Gli insegnanti saranno privati del tempo e della flessibilità organizzativa necessari per realizzare attività di potenziamento e ampliamento dell’offerta formativa per gli “eccellenti” (i 10, per non essere obsoleti!) o per seguire, in modo personalizzato, gli alunni in difficoltà. Senza tacere poi di quelli diversamente abili per i quali non è garantito neanche l’insegnante di sostegno: perché da un lato viene negato il taglio all’organico di sostegno, dall’altro l’affermazione dello stesso ministro – «La proporzione (tra inss di sostegno e alunni disabili) sarà di uno a due e non di uno a uno, come è oggi al Sud» (sempre il Sud!!!) – si commenta da sé! Se non bastasse, riferiamoci ai numeri di quest’anno: Sicilia/sostegno 1000 posti in meno. Oggi entrambi i genitori sono impegnati nel lavoro per molte ore al giorno e molti bambini trascorreranno interminabili pomeriggi in compagnia di TV e videogame, o scorrazzando tra strade, vicoli e piazze. Non ne hanno parlato molto né al Paese né in Parlamento, eppure d’un colpo, velocemente, senza fare “rumore” il decreto è stato firmato. Il 1° di settembre, non a caso prima che i Collegi dei Docenti si riunissero, hanno annullato la scuola elementare, proprio mentre tutti gli indicatori internazionali la riconoscono come una tra le più qualificate del mondo.
Si tornerà al maestro unico. Un maestro tuttologo, o meglio “tuttospecialistologo” considerando la realtà delle classi di oggi, che da solo si pretende garantisca il successo formativo tanto perseguito dalla scuola primaria dei giorni nostri., che da solo si pretende garantisca il successo formativo tanto perseguito dalla scuola primaria di oggi. Viene cancellato con un colpo di spugna tutto ciò che ha portato alla necessità della pluralità docente, senza tener conto dei reali bisogni formativi della società odierna: «… In tutti i Paesi moderni esiste un sistema di presenze multiple di insegnanti, perché a differenza di 30 o 40 anni fa la società è mutata e le conoscenze si sono moltiplicate. Leggere, scrivere e far di conto non basta più» (Vertecchi, ordinario di Pedagogia Sperimentale a Roma Tre).

Per farlo sarà necessario rivedere il decreto 59/04 voluto dal ministro Moratti. L’orario settimanale minimo di funzionamento sarà abbassato dalle attuali 27 ore alle 24 settimanali, almeno nelle prime classi (prime, seconde e terze), quindi verranno cancellate le 2 ore di programmazione (d’altronde se non c’è più il team docente la programmazione settimanale diventa superflua e addio al costruttivo confronto professionale!), con un’eventuale aggiunta di 33/66 ore annue facoltative/opzionali rivolte a gruppi di alunni. Traduciamolo in numeri Ogni modulo avrà una maestra in più da assegnare a una classe e questa elimina di fatto un posto assegnato a una precaria. Ma questo non è il solo problema, ci saranno certamente casi in cui le insegnanti a tempo indeterminato saranno in esubero rispetto al fabbisogno della provincia. Cosa prevede la norma vigente? L’invito a trasferirsi in altra provincia (magari Bolzano!), più o meno lontana da casa, e in caso di rifiuto scatterà la cassa integrazione con successivo licenziamento. Non dimentichiamo che siamo docenti a tempo indeterminato alla stessa stregua del privato e quindi il nostro rapporto di lavoro può diventare a tempo determinato in qualsiasi momento. Con il ritorno al “maestro unico”, essendo le classi a modulo (prime, seconde e terze) attualmente circa 60 mila, il taglio determinerebbe un calo di 30 mila posti solo nell’a.s. 2009/10. IL PROGETTO, SECONDO LE STESSE DICHIARAZIONI DELLA MINISTRA, È QUELLO DI RIDURRE GLI ORGANICI DEI DOCENTI: 87 MILA POSTI IN 3 ANNI. SCUOLA SECONDARIA Verranno certamente rivisti gli orari: nella scuola media le attuali 33 ore settimanali potrebbero diventare 27 o 29. Il tempo prolungato sembra destinato a un notevole ridimensionamento. Negli istituti professionali non si andrà al di là delle 32 ore settimanali, nei tecnici ci si attesterà su 30-32 e nei licei si scenderà al di sotto delle 30 ore. Anche nella secondaria potrebbe essere introdotta la regola dell’aumento obbligatorio dell’orario di servizio del personale docente. L’ultimo anno della secondaria superiore potrebbe essere facoltativo, una sorta di anno “pre-universitario” riservato a chi intende proseguire negli studi. In tal caso l’esame di Stato verrebbe spostato al termine del 4° anno, in modo da consentire il conseguimento del diploma al diciottesimo anno di età. È inoltre probabile che saranno definite nuove regole per la formazione delle classi: le prime potranno essere formate solo in presenza di un numero minimo di alunni, se in una scuola ci dovessero essere solo 10-12 ragazzi iscritti alla prima, le famiglie saranno costrette a rivolgersi a un’altra scuola. Quindi emerge la possibilità per le scuole dei piccoli comuni di essere chiuse. Il ministro ha inoltre sottolineato, nell’ottica della semplificazione degli indirizzi, la necessità di rivedere le classi di concorso e anche gli ordinamenti. Quindi: probabilmente taglio di 20 mila posti nella scuola media e di 13 mila posti nella scuola superiore. ATA Ultimamente si è poco parlato di questa categoria, il cui silenzioso lavoro d’ufficio o di collaborazione è indispensabile per il buon funzionamento di una scuola. Di essi ben 40 mila saranno tagliati fuori dalla scuola nei prossimi tre anni, sempre in “silenzio”, oltre a quelli già tagliati quest’anno che non sono pochi. Ma vi sarete accorti che c’è un po’ di disorganizzazione nelle segreterie! Si propone anche di trasformare ogni scuola in fondazione (sul modello della scuola americana) e di consegnarle quindi ai privati (piccola e media impresa la cui carenza al Sud provocherà il crollo totale della scuola pubblica) i quali entreranno nei consigli d’amministrazione al posto degli attuali consigli d’istituto e diverranno i veri padroni della scuola. Questo procedimento di semi-privatizzazione da un lato consentirà la possibilità di scelta delle famiglie in base alle proprie possibilità finanziare, dall’altro permetterà la chiamata diretta da parte dei presidi del personale scolastico (chiamata che verrà effettuata in base a una graduatoria non più di merito o di anzianità, ma di conoscenze e raccomandazioni – almeno questo è ciò che ci prefiguriamo) che verrà anche stipendiato in base alle risorse disponibili. Non sembra anche a voi la totale demolizione della scuola pubblica a beneficio della scuola privata??? POTREMMO CONTINUARE ALL’INFINITO, MA PENSIAMO SIA MEGLIO COMINCIARE AD ALZARE LA TESTA E ORGANIZZARSI PER UNA PROTESTA FORTE CHE INVERTA LA TENDENZA PRESA DAL GOVERNO E DAI SUOI MINISTRI; SE NON ACCADRÀ NULLA E SE LA VOCE DELLA GENTE NON VERRÀ ASCOLTATA È PERCHÉ SIAMO TORNATI AL PERIODO IN CUI GIOVANNI GENTILE SMANTELLAVA, INDISTURBATO, LA SCUOLA PUBBLICA.

Dani ha detto...

Un'altra firmetta....per non lasciare nulla di intentato!

http://www.firmiamo.it/controilmaestrounico

Dani ha detto...

Ma dico solo io?????

fra ha detto...

vai al sito www.la sicilia.it e vota il sondaggio sulla riforma della scuola gelmini

fra ha detto...

Dani ciao ti faccio compagnia io. Fra.